domenica 24 marzo 2013

IL BY-PASS FERROVIARIO

Falconara è uno snodo infrastrutturale strategico, ma non capita mai che grazie a questo ne ricavi un beneficio, anzi purtroppo è spesso vittima di decisioni prese dall'alto che la penalizza. 

Il by-pass ferroviario è un'opera che modificherà fortemente la città e che annulla un progetto precedente che avrebbe dato a Falconara e a tutta la costa adriatica da Ancona a Senigallia un nuova prospettiva di vivibilità sia per la riduzione del traffico che per la fruibilità delle spiagge.

Il progetto promosso dalla Provincia di Ancona con l'allora Presidente Giancarli, infatti prevedeva l'arretramento della ferrovia da Senigallia ad Ancona, trasformando la linea ferroviaria della costa in una metropolitana leggera di superficie. Un progetto ambizioso che avrebbe potuto modificare  completamente il concetto di mobilità in un'area fortemente trafficata e inquinata. La stazione di Falconara sarebbe stata spostata nei pressi dell'aeroporto e quella di Ancona all'Aspio, e i binari da Senigallia fino al porto di Ancona sostituiti da binari interrati (tipo tram) che avrebbero permesso l'attraversamento come una strada qualsiasi, fino ad arrivare al mare.

Un progetto che poteva essere realizzato per stralci evitando grossi investimenti su cui valeva la pena investire i soldi pubblici. Con il progetto che è riassunto in questa vecchia edizione del periodico di informazione della Provincia di Ancona (clicca qui), finalmente si realizzava il sogno dell'apertura a mare della città di Falconara e una pista ciclabile che collegava il porto di Ancona con Falconara.

Purtroppo questo progetto, considerato troppo costoso è stato accantonato, e sostituito con il by-pass ferroviario (clicca qui) che invece non ha nessuna delle caratteristiche del precedente e forse non sarà nemmeno utile al prossimo collegamento ferroviario di Alta Velocità.
Tutto resta come prima tranne una deviazione all'altezza di Marina di Montemarciano, deviando il percorso della ferrovia all'interno del Parco del Cormorano, mangiandosi un bel po' di territorio, gran parte dell'area dell'ex caserma Saracini, isolando l'intero quartiere di Villanova dal resto della città, per poi ritornare nella stazione di Falconara.
La possibilità quindi di realizzare la metropolitana di superficie verrà negata per sempre, i treni continueranno a passare tra la spiaggia e la strada ed il traffico resterà l'inferno di sempre.

Il Cipe, sembra aver disposto l'inizio dei lavori, ma pare con un ulteriore diminuzione di finanziamenti, c'è il rischio che l'opera diventi un'altra incompiuta. Credo che la realizzazione del by-pass sia un grave errore, la forte crisi economica dovrebbe far convergere gli sforzi sulle priorità e su opere che realmente innovativi possono ridare speranza di cambiamento degli stili di vita. 
 
 
 
 
 
 

1 commento:

  1. Hai proprio ragione Claudio. Aggiungo che il by-pass, al di là della scelleratezza dell'opera in se e dei danni che potrebbe provocare, appare oggi come una "cartina al tornasole" per riconoscere se la politica falconarese è in grado di guardare serenamente agli interessi di Falconara (e più in generale del Paese ) o è ancora succube e serva di interessi "altri" che vedono nel territorio soltanto il luogo in cisvolgere i loro affari.
    Si è ri-creato un comitato cittadino "no by-pass" (vedi profilo fb "litorale libero dalla ferrovia"). Sarebbe bello vedere tutti i politici falconaresi dentro questo comitato.
    Al di là delle oggettive differenze di pensiero sulla res publica, penso che su questo, almeno su questo, dovremmo essere tutti d'accordo.
    Carlo Brunelli

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